Correre per sentirsi libera, senza schemi, senza “programmi”, spinta solo dal desiderio di evadere, di “andare avanti finché riesco”, di godersi il silenzio della natura o l’asfalto sotto i piedi in un momento che sia solo suo. Se chiedete alla saluzzese Paola Pretto cosa significa correre, risponderà più o meno così. E coerentemente con il suo modo di essere semplice, modesta e a volte simpaticamente “tra le nuvole”, potrebbe quasi sfuggirle di specificare che, nel 2016, ha conquistato il 14° posto italiano tra le maratonete categoria 0-29 anni grazie al…